Di Paola Di Placido*
La Terapia Miofunzionale Orofacciale (TMO) è un approccio riabilitativo logopedico che mira a ristabilire l’equilibrio tra le principali funzioni del distretto orofacciale: la respirazione, la masticazione, la deglutizione e la fonazione.
Si basa su un allenamento neuromuscolare mirato: attraverso esercizi specifici, la persona in terapia impara a utilizzare correttamente i muscoli della bocca, della lingua e del viso, migliorando la coordinazione e la forza di queste strutture.
Sebbene la TMO abbia avuto origine nei primi anni del Novecento, solo negli ultimi anni si è diffusa come vera e propria pratica clinica, con protocolli e test validati per la valutazione e la rieducazione di bambini, bambine, adolescenti e persone adulte.
Per cosa serve la TMO
La TMO trova applicazione in diverse condizioni, sia in età evolutiva che in età adulta:
- deglutizione atipica
- respirazione orale cronica (la tendenza a respirare prevalentemente con la bocca aperta);
- malocclusione;
- alterazioni della fonetica (difficoltà nell’articolazione dei suoni);
- russamento o apnee notturne;
- abitudini viziate (succhiamento del dito, uso prolungato del ciuccio, spinta linguale);
- parafunzioni (bruxismo e serramento mandibolare);
- dolori miofacciali o disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
- recidive ortodontiche
Come funziona il percorso terapeutico
Il percorso terapeutico inizia con una valutazione miofunzionale, durante la quale vengono osservati la posizione della lingua a riposo, il tipo di respirazione, i movimenti durante la deglutizione, la tonicità e la simmetria dei muscoli facciali.
Sulla base di questa analisi viene elaborato un programma personalizzato di esercizi, semplici ma precisi, da eseguire sia in studio sia a casa. La terapia ha una durata media di circa sei mesi. Nella fase iniziale sono previste sedute ravvicinate – monosettimanali, ma variabili in base alla problematica – seguite da controlli mensili per circa un anno.
La TMO non è dolorosa né invasiva, ma richiede impegno e costanza nell’esecuzione degli esercizi. Come ogni allenamento, anche quello dei muscoli orofacciali funziona solo se praticato con regolarità. Il successo del trattamento dipende non solo dalla costanza, ma anche dalla motivazione del paziente o della paziente e – quando si tratta di minori – dalla collaborazione della famiglia, parte attiva del percorso.
Spesso la terapia è parte di un percorso multidisciplinare che può includere interventi ortodontici (prima, durante e dopo l’uso dell’apparecchio ortodontico), terapie posturali o farmacologiche.
Un esempio concreto
M., 9 anni, si è presentato al Centro Clinico Prometeo su segnalazione dell’ortodontista, a causa di una recidiva dopo un trattamento ortodontico: i denti, nel tempo, avevano iniziato a spostarsi nuovamente a causa di un persistente squilibrio funzionale.
Durante la valutazione miofunzionale sono emersi:
- deglutizione atipica con spinta linguale anteriore;
- labbra ipotoniche e semiaperte a riposo;
- respirazione prevalentemente orale;
È stato impostato un protocollo di rieducazione miofunzionale della durata di sei mesi, con esercizi mirati al rinforzo della muscolatura orofacciale, alla rieducazione della respirazione nasale e alla correzione della postura linguale.
Dopo il primo mese si è osservato un miglioramento della tonicità labiale e una maggiore consapevolezza del posizionamento della lingua.
Al termine del percorso M. presentava respirazione prevalentemente nasale, corretta postura linguale a riposo e durante la deglutizione, miglior equilibrio facciale e stabilità del risultato ortodontico.
Questo caso dimostra come la terapia miofunzionale, integrata con l’intervento ortodontico, possa favorire il mantenimento dei risultati e prevenire recidive, migliorando al tempo stesso la qualità respiratoria e articolatoria.
Presso il centro clinico Prometeo si effettua la terapia miofunzionale in tutte e tre le sedi (Milano, Buccinasco e San Donato Milanese).
* Logopedista dal 1993. Iscritta all’Ordine TSRM-PSTRP di Varese.
Tutor DSA e esperta in CAA e autismo. Ha una formazione specifica in motricità orofacciale, Metodo PROMPT e disprassia verbale. Dal 2022 collabora con il Centro Clinico Prometeo e dal 2024 è entrata a far parte dell’equipe DSA.